DANEU ha organizzato il DAN Safety Stop a Istanbul, un appuntamento dedicato ai subacquei per spiegare il concetto di ricerca partecipata, le molteplici attività del DAN Europe Diving safety laboratory, e il suo ruolo all’interno del progetto Green Bubbles. Un gruppo di 15 subacquei ha partecipato all’evento immergendosi nelle acque confinanti il Mar Nero, dimostrando come loro stessi possano partecipare direttamente a un campo di ricerca ed essere attivi anche nelle campagne di sicurezza promosse da DAN Europe.
A questo proposito, prima dell’immersione, è stata verificata la qualità dell’aria delle bombole usando i kit Co-Pro per il monitoraggio del monossido di carbonio. Questo veloce ed efficace sistema di monitoraggio definisce i parametri di respirabilità dell’aria: un apposito palloncino, in cui si inserisce una pastiglia di rilevazione del monossido di carbonio, viene riempito con l’aria della bombola e dopo circa 10 minuti si verifica se la pastiglia ha cambiato colore rilevando la presenza del monossido del stesso. Nel nostro caso tutte le bombole hanno passato il test di controllo.
Un’altra importante parte di questa giornata di ricerca è stata il “ Bubbles test”. Come è noto, le bolle gassose possono comparire dopo l’immersione e usando uno specifico strumento Doppler siamo in grado di monitorare la loro presenza. Un nuovo tecnico di ricerca DAN, addestrato durante l’internship, ha eseguito i test doppler in affiancamento ai due esperti per confermare le sue abilità. I subacquei hanno ricevuto i mediamente un feedback sul livello di bolle gassose post immersione. La valutazione del livello di bolle ci aiuta a definire quello che in gergo viene chiamato lo “stress decompressivo”. La presenza di alti gradi di bolle definisce uno stress maggiore.
Un grazie di cuore ai nostri amici subacquei turchi che hanno sfidato il freddo pungente per regalarci un’altra giornata ricca di emozioni e di importanti dati per la nostra missione di ricerca.